
https://www.visitfinland.com/it/articolo/caccia-allaurora-boreale/
L’aurora polare, più comunemente chiamata boreale, è una vera e propria danza nel cielo e forse la Finlandia è il miglior posto dove ammirarla, dalle isole Lofoten fino a Capo Nord e oltre.
Qui si possono addirittura esaudire due sogni in una sola volta: addormentarsi in una casa sull’albero e vedere l’aurora boreale.
Esistono davvero tante soluzioni spettacolari, ecco qualche suggerimento: https://www.visitfinland.com/it/articolo/addormentarsi-laurora-boreale-2/

L’importante è seguire una regola: andare verso nord. In Lapponia settentrionale le aurore boreali si verificano ogni due notti da settembre a marzo; nella Finlandia meridionale invece 10-20 all’anno. Appaiono all’improvviso e con la stessa imprevedibilità scompaiono.
Il consiglio è quindi stare all’aperto nelle notti limpide, l’orario migliore va dalle 18.00 all’1.00 (con un picco tra le 22.00 e le 23.00), quando il tempo è freddo e asciutto ed evitare la Luna piena.
Si può sempre consultare il sito dell’Istituto metereologico finlandese “Auroras Now” per previsioni e aggiornamenti sulle aurore.
Lo spettacolo delle luci del nord ha dato origine a numerose leggende.
In finlandese il nome dell’aurora boreale è “Revontulet”, che significa luci della volpe:
secondo una antica leggenda lappone infatti gli effetti di luce sono creati dalla coda di una volpe magica che colpendo la neve, crea scie colorate nel cielo.
I Lapponi o Saami credevano che le luci fossero riconducibili alle anime dei defunti: quando apparivano nei cieli, le persone assumevano un atteggiamento solenne e ai bambini veniva comandato di essere rispettosi nei confronti delle luci: chi non le avesse rispettate, cadeva in disgrazia. Simboli riconducibili all’aurora boreale si trovano sui tamburi degli sciamani Saami. Il fenomeno viene anche chiamato “Guovssahas”, che significa “la luce che può essere udita”.
Durante l’Era vichinga si diceva che le aurore boreali fossero dovute all’armatura delle Valchirie, le vergini guerriere, che diffondeva una stana luce tremolante.
L’aurora boreale è oggi rispettosamente considerata la “signora in verde”.
Si formano nell’atmosfera terrestre a 100km di altitudine: durante le grandi esplosioni ed eruzioni solari, enormi quantità di particelle vengono sparate dal sole nello spazio. Quando queste particelle impattano con lo scudo magnetico terrestre, vengono attratte da un ovale attorno al Polo Nord magnetico. Qui interagiscono con i vari gas presenti nell’atmosfera, sprigionando energia che a noi appare come una danza di colori.
Questi luoghi sono tutti altamente instagrammabili, noi forse lo saremo un po’ meno dovendo vestirci a cipolla, indossare uno strato esterno antivento e impermeabile, pantaloni e giubbini termici; sciarpa e cappello di lana che copra le orecchie; guanti e scarpe invernali dalla suola in gomma (no scarpe strette). Consigliati biancheria intima in lana; abbigliamento in fibre sintetiche; pile.
Ovviamente qui l’alimentazione, soprattutto nei mesi freddi, non sarà molto varietà di ingredienti.
Zuppe a volontà, molto diverse dalle nostre: sono dense e cremose, ricche di verdure, carne o pesce, e profumate da numerose erbe aromatiche.
E poi ancora pesce (ahimè), soprattutto salmone, tanta carne di renna, dolci (la mia passione), frutti di bosco e confetture con panna fresca.
Mi raccomando, non dimenticate un treppiedi, un comando a distanza per azionare la camera senza vibrazioni, un obiettivo grandangolare e più batterie di ricambio (il freddo le fa scaricare molto più velocemente).