L’isola più a nord-ovest dell’arcipelago canario, da sempre definita “la isla bonita” e dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera, è un piccolo paradiso lontano dal turismo di massa, fatto di piccoli villaggi, case rurali, edifici dalla tipica architettura canaria e piantagioni di banane a perdita d’occhio.
È qui che, da più di 50 giorni, il nuovo vulcano in eruzione tiene con il fiato sospeso i suoi abitanti e meraviglia i turisti che giungono ad osservare e ad ascoltare questo spettacolo naturale unico! Le colate di lava hanno già raggiunto il mare, creando una fajana (un delta lavico pianeggiante a ridosso del mare).
Quello che non viene detto però è che solo l’8% dell’isola è coinvolto dall’eruzione; il sistema organizzativo è eccellente e le strade sono ripulite costantemente dalla cenere. Esistono ovviamente zone di esclusione in cui è vietato l’accesso, con strade chiuse alla circolazione, ma gran parte dell’isola si può visitare in totale sicurezza. E allora perché non farlo? Oltre alle sue bellezze, La Palma è davvero un piccolo scrigno di tesori da scoprire, puoi assistere ad un fenomeno incredibile come un’eruzione vulcanica e al tempo stesso aiutare i suoi abitanti (l’isola vive anche di turismo e in quest’ultimo periodo ha già dovuto superare momenti molto difficili dovuti al Covid e all’incendio dello scorso agosto).
Il momento migliore per ammirare il vulcano? All’imbrunire, quando la lava è estremamente visibile e il cielo inizia a tingersi di rosso, in uno scenario quasi apocalittico, accompagnato dai forti ruggiti del vulcano.
La piazzetta davanti alla Chiesa in Calle Tajuya offre il miglior punto di vista sul vulcano. Indossa un cappello e una mascherina FPP2 e ricorda che visitare un’isola in cui è in atto un’eruzione vulcanica significa assistere ad un evento storico che però, per molte persone, rappresenta una tragedia! Rispetta questi luoghi e attieniti alle misure di sicurezza indicate, per la tua sicurezza e per quella altrui, ma soprattutto per non ostacolare le operazioni di emergenza.
Verde e rigogliosa, con boschi di laurisilva e sorprendenti specie autoctone, La Palma è puntellata di mirador dalle viste mozzafiato sulla costa e sull’oceano che invitano a pause rigeneranti. Le strade sono perfettamente percorribili, anche in alta montagna, basta percorrere la LP-4 che conduce al Roque de los Muchachos per rendersene conto. Qui si trovano l’Osservatorio Astrofisico e il Mirador con vista sul mar de nubes, sulla “spina dorsale dell’isola” e, di notte, su un cielo stellato come pochi, siamo in una Reserva Starlight in cui puoi ammirare a occhio nudo la Via Lattea (si superano i 2200 mt di altitudine, quindi le temperature scendono in maniera considerevole)!
In due giorni di permanenza, appena arrivati abbiamo deciso di visitare il Porís de Candelaria (nella mia travel wishlist da quando mi sono trasferita alle Canarie), un minuscolo borgo nei pressi di Tijarafe costituito da casette bianche nascoste in una grotta, in cui dei curiosi gattini ci hanno fatto da guida.
La Palma ti ammalierà con le sue spiagge selvagge di sabbia nera come Playa de Nogales, i charcos e le piscine naturali. Noi abbiamo raggiunto il Charco Azul a San Andrés y Sauces e las Piscinas de Fajana a Barlovento dove abbiamo pranzato su una terrazza vista mare a La Gaviota (assaggia il guacamole con le chips de boniato).
Lungo il nostro tragitto siamo stati attratti da un cartello che indicava un mirador astronomico. Questa piacevole deviazione ci ha condotti a San Bartolomé dove abbiamo gustato un ottimo barraquito especial in un piccolo bar con terrazza prima di giungere al “Mirador Salto del Enamorado”. Una leggenda narra di un giovane pastore della zona, molto abile con la lancia e amante del rischio, innamorato di una bellissima fanciulla del villaggio che, per diventare sua sposa, gli chiese di compiere una prova pericolosa: tre salti nel vuoto con la sua asta. L’intrepido pastore accettò e qualche giorno dopo, sotto l’occhio vigile dei vicini e della ragazza, afferrò la sua lancia e partì. Al primo salto gridò “In nome di Dio” e toccò terra, al secondo salto “In nome della Vergine” atterrando senza problemi, al terzo invece esclamò “In nome della mia amata… me la sono già guadagnata”, precipitando nel burrone. Il suo corpo non fu mai trovato e la giovane donna trascorse in solitudine il resto della sua vita.
Il Mirador Salto del Enamorado fa parte della rete dei belvedere astronomici, punto ideale per ammirare la Stella Polare.
Se sei alla ricerca di un alloggio particolare, l’isola offre innumerevoli possibilità, dal capsule hotel HosteLit alle splendide case rurali, fino all’Hotel Hacienda de Abajo, vincitore, proprio in questi giorni, del premio come miglior Hotel storico d’Europa, assegnato dagli Historic Hotels Awards of Excellence 2021.
A La Palma si trova inoltre l’unico faro delle Canarie convertito in un hotel esclusivo sostenibile, il Faro Punta Cumplida, ancora attivo per i naviganti, rifugio perfetto per godere in assoluta tranquillità della natura. Tre suite dal design unico con terrazza privata, una piscina a sfioro sull’oceano e la possibilità di raggiungere la vetta del faro attraverso 158 gradini da dove potrai ammirare a 360° il panorama circostante, dalle piantagioni di banane al blu infinito del mare. Splendida l’area comune del patio con il pergolato in legno e il social table, capace di regalarti una sensazione di tradizionalità e autenticità.
Hai bisogno di altri motivi per visitare l’isola? Be’ te ne do uno gustoso: i sapori autentici. Qui producono le migliori banane dell’arcipelago, il tipico queso asado (il formaggio grigliato) è da leccarsi i baffi e l’avocado palmero ha un gusto unico! Il mio consiglio? Una cena al caratteristico Restaurante Chipi Chipi per assaggiare la tipica comida canaria, dal mojo ai dolci!
𝐓𝐢𝐩𝐬! ☜ Io ho preferito raggiungere La Palma in traghetto partendo da Tenerife, poiché i collegamenti via aerea nei giorni scorsi hanno subito variazioni o ritardi a causa della cenere.
Ci sarebbe ancora tanto da visitare sull’isola, dal faro de Fuencaliente affacciato sulle saline, a Los Cancajos, da Playa de la Zamara al Bosque de Los Tilos, dal Parque Natural de Las Nieves alla LP-4 da percorrere di giorno e potrei ancora continuare! Insomma, i buoni motivi per tornare sono davvero tanti e ripartiamo con “La Palma en nuestros corazones”!
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