20 cose da fare e vedere a Fuerteventura con guida dell’isola

Fuerteventura – Islas Canarias in Pillole

Contrasti di colore, spiagge infinite di sabbia dorata, acqua cristallina, crateri, strade chilometriche e nuvolette dalle sfumature terrose.

Una natura prepotente che è gioia per gli occhi nei suoi repentini cambi di paesaggio, capaci di meravigliare anche chi ha perso lo spirito infantile più curioso.

Fuerteventura è emozione pura!

Scarica la guida digitale qui sotto 👇 o in fondo alla pagina e parti con me per un entusiasmante tour dell’isola.

All’interno troverai luoghi emblematici, borghi, spiagge e charcos, natura, escursioni e avventure, una mappa, dove e cosa mangiare, appuntamenti imperdibili, alloggi unici e tanti consigli pratici!

Parque Natural de las Dunas de Corralejo

Dune, mare, cielo: 3 elementi, 2 colori, infinite sfumature.

Con i piedi nella sabbia e i capelli spettinati dal vento, ti porto alla scoperta de la isla tranquila!

  1. Calderón Hondo
  2. Majanicho
  3. Pop Corn Beach
  4. Parque Natural de las Dunas de Corralejo
  5. Villa Tabaiba
  6. Islote de Lobos
  7. El Cotillo
  8. Faro del Tostòn 
  9. Montaña de Tindaya
  10. Molino de Tefía
  11. Museo del Queso Majorero
  12. Mirador de Morro Velosa
  13. Mirador de Guise y Ayose
  14. Ajuy
  15. Playa de Sotavento de Jandía
  16. Cofete
  17. Charco del Castillo
  18. Pozo Negro
  19. Salinas del Carmen
  20. Playa Viejo Rey e La Pared

1. Calderón Hondo

Un vulcano di facile accesso, tra i migliori conservati. Si arriva in cima (278 m) in poco più di mezz’ora, percorrendo un sentiero sterrato e ben delineato.

Da qui si percepire la natura meravigliosa dell’isola, i suoi colori rossastri a contrasto con l’azzurro del cielo, gli infiniti coni vulcanici, le dune, il mare e la vicina Lanzarote, ma soprattutto si ha la possibilità di passeggiare lungo tutta la bocca del cratere!

Occhio agli scoiattoli in cerca di cibo…

2. Majanicho

Antico villaggio di pescatori amato dai surfisti, è composto da una chiesetta, Nuestra Señora del Pino, in una piazza sterrata e da una manciata di case bianche con le porte blu, costruite intorno ad una baia.

Calderón Hondo e Majanicho

3. Pop Corn Beach

Il vero nome è Playa de El Hierro. Ti ritroverai davanti ad una distesa di “pop corn” e quasi avrai paura a camminarci sopra! Si tratta di piccoli coralli bianchi – i rodoliti – dalla forma capricciosa, risultato dell’erosione di alghe calcaree con la sabbia bianca. Negli ultimi anni, la spiaggia è stata letteralmente saccheggiata dai turisti,  ma non si tratta di souvenir, lasciamo i pop corn lì dove sono! Vorresti fare un tuffo? Non vorrei deluderti, ma qui è praticamente impossibile, considerando le formazioni rocciose che affiorano a riva. Siamo a un passo da Corralejo e a raggiungere le famose dune ci si impiega davvero poco.

Pop Corn Beach

4. Parque Natural de las Dunas de Corralejo

Appena arriverai nel Parque Natural de las Dunas de Corralejo ti si presenterà davanti agli occhi una delle cartoline più famose dell’isola: una strada infinita che taglia in due dune di sabbia dorata a perdita d’occhio, cielo azzurro, nuvoloni, un mare incredibile e la Isla de Lobos ad un passo. Tra km e km di spiaggia ti consiglio Playa El Moro, una baia raccolta con parcheggio nelle immediate vicinanze. Qui il mare sarà anche più freddo, ma come resistere a questi colori… e poi, anche per i meno audaci, posso assicurare che la sensazione di freschezza e benessere quando si esce dall’acqua è unica!


Playa El Moro

5. Villa Tabaiba

A Corralejo si trova la cosa più figa e assurda che vedrai a Fuerteventura: Villa Tabaiba, il cui nome si rifà ad un cactus originario delle Canarie. Tra alberi rigogliosi, palme e cactus, potrai ammirare sculture surreali, frasi e mosaici. Una villa colorata e divertente (c’è un telefono per parlare con San Pedro) progettata da Carlos Calderón Yruegas, pittore, scultore, scrittore e architetto minimalista… un genio insomma! 

Villa Tabaiba

6. Islote de Lobos

Si raggiunge in traghetto da Corralejo, ma sarà necessario richiedere un pass per visitarla (nella guida tutte le info)!

Un tempo abitato dalle foche monache (“lobos marinos” da cui deriva il nome), questo piccolo paradiso di 4,5 km² è uno Spazio Naturale Protetto che fa parte della Riserva della Biosfera di Fuerteventura dal 2009. 

𝐓𝐢𝐩𝐬! ☜ ricorda di indossare un cappello, porta con te dell’acqua e uno spuntino, ma soprattutto non dimenticare la crema solare (preferibilmente Ocean Friendly): l’isola si esplora a piedi e il sentiero circolare di 7km è tutto sotto il sole – essendo uno spazio protetto, non potrai allontanarti dal sentiero ufficiale.

Appena sbarcato, sulla destra troverai l’unico ristorante dell’isolotto, il Chiringuito Lobos Antoñito El Farero (se vuoi pranzare qui, prenota il tuo tavolo appena arrivi) con vista sul Puertito de Lobos, una piscina naturale che avrai sicuramente visto in tantissime fotografie di Fuerteventura, perfetta per un tuffo. Attraversata Las Lagunitas, dopo circa un’ora di cammino raggiungerai il Faro de Punta Martiño che segna la metà del percorso. Dall’altro versante dell’isola, incontrerai prima Montaña la Caldera, poi il mulino ad acqua e las Salinas del Marrajo, infine Playa La Concha [dalla cima della Caldera (270 mt) potrai osservare tutta l’isola e le vicine saline, probabilmente mai entrate in funzione].

El Puertito de Lobos e Montaña La Caldera

7. El Cotillo

Un delizioso e storico borgo di pescatori, oggi votato al turismo con alcune delle spiagge più belle dell’isola, tante scuole di surf, il vecchio porto, la Fortaleza del Tostón e un’ottima offerta gastronomica (nella guida tutte le spiagge e una selezione dei migliori ristoranti dell’isola)!

𝐓𝐢𝐩𝐬! ☜ Dedica un’intera giornata a El Cotillo per godere delle sue splendide spiagge e aspetta il tramonto, uno dei più suggestivi dell’isola!

8. Faro de El Tostòn

Situato all’estremità nord-ovest di Fuerteventura, è composto da 3 corpi: l’edificio principale del 1897, la torre di 13 m del 1955 e la moderna torre risalente al 1986, alta 37 m. Ospita il Museo della Pesca Tradizionale e, insieme ai fari della Pechiguera di Lanzarote e di Punta Martiño dell’Isla de Lobos, delimita lo Stretto della Bocaina.

9. Montaña de Tindaya

Tra rituali magici e resti archeologici di grande interesse, era considerata sacra dagli aborigeni. Conserva circa 300 incisioni a forma di piede. Un sentiero permette di risalire la montagna e, nei giorni più limpidi, scorgere il Teide dalla cima.

𝐓𝐢𝐩𝐬! ☜ Per godere di un’eccellente veduta della Montaña,  raggiungi la sommità di Vallebrón.

Montaña de Tindaya

10. Molino de Tefía

Splendido mulino a vento azionato dagli alisei, testimonianza di un’economia prevalentemente cerealicola che ha delineato il paesaggio rurale dell’isola. Risalente agli anni ‘30 del XX secolo, è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale nel 1994. Denominato molino macho, è una costruzione in muratura, realizzata con argilla e calce, a pianta circolare e forma tronco-conica. Si compone di tre parti: in quella inferiore si custodivano gli utensili del mugnaio; nella parte centrale veniva raccolto il grano e in quella superiore si trova la macchina di macinazione, chiusa da una cupola in legno che ruota per mezzo del timone, orientando le pale al vento. Il Molino de Tefía conta ben sei pale e, accanto ad esso, sorge l’Osservatorio Astronomico.

Molino de Tefía

11. Museo del Queso Majorero

Inaugurato nel 2014, si sviluppa in un edificio dall’architettura tipica. 500 m2 di esposizione divisi in diverse aree tematiche per conoscere la capra majorera, razza autoctona e simbolo dell’isola, le caratteristiche del queso, le tecniche di lavorazione, gli utensili da lavoro. Potrai fare esperienze interattive, come quella di mungere virtualmente una capra, degustazioni, visitare all’interno il Molino de Antigua, un mulino macho a 4 pale ancora funzionante dichiarato Bene di Interesse Culturale nel 1994, e scoprire l’origine vulcanica dell’isola, l’orografia, il clima, la fauna e la flora; passeggiare negli splendidi Jardín de Cactus e de Palmeras.

Molino de Antigua e una sala del Museo del Queso Majorero

12. Mirador de Morro Velosa

Progettato da César Manrique, a quasi 700 m s.l.m., è un luogo surreale che sovrasta sinuosi barrancos (il termine più adatto per tradurre questa parola è probabilmente burrone) in un’arida valle che appare letteralmente rossa! L’elegante struttura, con il portico in legno e il tetto in tegole, ha una caffetteria ed enormi vetrate da cui contemplare il Parco Rurale di Betancuria.

13. Mirador de Guise y Ayose

A pochi metri dal Mirador Morro Velosa, sulla FTV-30 per Betancuria, è caratterizzato dalle altissima statue in bronzo (4 m) raffiguranti i re aborigeni durante la conquista dell’isola nel XV secolo (rispettivamente il re de Maxorata e il re de Jandía).

Mirador de Morro Velosa e Mirador de Guise y Ayose

14. Ajuy

Villaggio di pescatori dalle casette colorate, si affaccia su una spiaggia di sabbia nera (il bagno è sconsigliato a causa delle forti correnti). Un percorso sulla destra conduce ad un Monumento Naturale (qui si trovano le rocce più antiche delle Canarie) in cui osservare ad occhio nudo substrati sedimentari formatisi nelle profondità oceaniche prima della formazione stessa di Fuerteventura e antiche fornaci di calce.

Ajuy e Playa de los Muertos

15. Playa de Sotavento de Jandía

Lunga ben 9 km, è uno dei luoghi più rappresentativi dell’isola con le sue lingue di sabbia dorata che affiorano dall’acqua a circa 200 m dalla riva. Potrai sdraiarti in “modalità privata” su uno degli altri isolotti più piccoli che appaiono e scompaiono con le maree…

Si raggiunge facilmente in auto attraverso una strada sterrata e ha un comodo parcheggio.

La presenza, in zona, di venti costanti permette di praticare diversi sport acquatici, qui si svolgono inoltre i campionati mondiali di windsurf e kitesurf.

Playa de Sotavento

16. Cofete

Si raggiunge da Morro Jable, nel sud più profondo dell’isola, dopo 20 km di sterrato vista mare, ma non lasciarti scoraggiare dall’itinerario, si percorre molto più facilmente di quanto ci si possa immaginare. Questa meraviglia delle meraviglie ti apparirà all’improvviso in tutta la sua maestosità dopo una curva nel punto più alto del percorso. Sei a Cofete e dinanzi a te hai una tavolozza di colori dipinta da una natura selvaggia e incontaminata: imponenti scogliere, una spiaggia infinita, l’oceano fragoroso, un cielo puntellato di nuvolette e una strada che sembra una linea disegnata che taglia a metà la montagna.

Cofete è un minuscolo borgo con qualche capretta, un ristorante e un misterioso luogo storico (trovi tutto nella guida).

Non perdere El Islote, un isolotto collegato alla spiaggia da una striscia di sabbia in cui potrai godere di un particolare gioco di colori.

Playa de Cofete

17. Charco del Castillo

Immagina di fare un tuffo in una piscina naturale creata da un’eruzione vulcanica, al riparo dalle onde dell’oceano. È l’alba e il sole sta sorgendo dal mare proprio di fronte a te.

Il Charco del Castillo, a Caleta de Fuste, è facilmente raggiungibile, ma controlla le maree per fare un bagno in sicurezza (nella guida troverai il sito delle maree e la posizione esatta).

Il charco è un elemento ricorrente nelle altre isole canarie, un pò meno a Fuerteventura, ma questo è davvero speciale e trovarlo vuoto è quasi impossibile!

Charco del Castillo all’alba

18. Pozo Negro

Solitario e marinaro, è uno dei borghi più autentici dell’isola in cui respirare quell’aria di tranquillità tipica canaria. Ha un porto naturale con una spiaggia di sabbia scura e ciottoli.

Pozo Negro

19. Salinas del Carmen

Splendide saline a Caleta de Fuste dalle quali, attraverso un ’estrazione tradizionale artigianale, a produzione limitata, si ricava un sale ricco di oligoelementi e basso in sodio. Con l’esperienza “salinero por un día” puoi sperimentare il lavoro del salinaio, conoscere tutti i segreti di questo mestiere artigianale, toccare con le mani il sale e imparare ad usare gli strumenti necessari. All’interno del Museo anche un ristorante e uno shop.

20. Playa Viejo Rey e La Pared

Una spiaggia immensa che con l’alta marea viene suddivisa in una serie di intime calette di diversa grandezza a ridosso della roccia frastagliata, amata dai surfisti. Imperdibile anche la vicina Playa de La Pared, ma poco adatta al bagno. Da Punta de Guadalupe, si gode di una splendida vista su Plaja Viejo Rey.

Playa Viejo Rey

Queste Canarie mi hanno davvero stregata, ma se sei arrivato a leggere fin qui, forse anche tu le ami profondamente o sei pronto a farlo! Scarica la guida qui sotto e viaggia con me alla scoperta di Fuerteventura, l’isola dei sogni e dei surfisti!

Se nell’articolo ti ho suggerito 20 cose imperdibili, nella guida ne troverai ben 110, con una selezione di 22 ristoranti e 11 alloggi unici in cui dormire!

Guida Fuerteventura – Islas Canarias in Pillole

Un estratto della guida

Clicca qui per acquistare la guida 👇

Canarias es la solución para todo, tienes que venir aquí, in un posto dove c’è sempre il sole, dove le persone sono sempre pronte ad accoglierti con un sorriso, dove hai un’infinità di possibilità tra avventure, sport, borghi, spiagge da sogno e buon cibo.

A presto

Marianna

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