Cosa vedere a Lucca e dintorni in 3 giorni con guida digitale

Visitare un luogo per la prima volta porta sempre con sé un’ondata di emozioni, ma stavolta – accompagnata dal Lucca Film Festival – l’atmosfera si è tinta di quella magia che solo il cinema sa ricreare! E così, appena ho attraversato la porta d’ingresso della città, ho scoperto un delizioso centro storico racchiuso in un’imponente cinta muraria.

Che bella che sei Lucca con la Torre Guinigi e quel giardino pensile in cima, con i fossati e la storia dei tuoi tintori, con la tua Piazza Anfiteatro, con le tue fontane e il potere dell’arte, con le tue magnifiche chiese, con i tuoi luoghi insospettabili, con i tuoi rimandi cinematografici, con le tue insegne storiche, con le tue tradizioni, con la tua cucina d’amore!


Sei pronto a scoprire Lucca e il suo territorio in tre entusiasmanti giorni sulle note di Giacomo Puccini? Allora continua a leggere l’articolo o scarica la guida digitale qui sotto👇

Ecco cosa troverai:

  1. Puccini Museum
  2. Le Torri di Lucca
  3. Via Fillungo
  4. Piazza Anfiteatro
  5. Fontana della Pupparona
  6. Palazzo Pfanner
  7. Cinta muraria
  8. Orto botanico
  9. Le “cento chiese”
  10. Via dei Fossi
  11. Pasticceria Taddeucci
  12. Enoteca Vanni
  13. La Bottega di Prospero
  14. Dove mangiare a Lucca
  15. Percorsi
  16. Borgo a Mozzano
  17. Ponte delle Catene
  18. Bagni di Lucca
  19. Lucchio
  20. Fabbriche di Vallico
  21. Fortezza delle Verrucole Archeopark
  22. Molino Vecchio
  23. Acquedotto Nottolini
  24. Quercia delle Streghe
  25. Montecarlo
  26. Villa Torrigiani
  27. Ristorante Syrah

Giorno 1 – Lucca

1. Puccini Museum

Partiamo proprio dalla Casa Natale di Giacomo Puccini.

La storia della città è intrinsecamente legata a quella dei Puccini, una famiglia di compositori: osservando l’albero genealogico posto accanto al famoso Steinway, il pianoforte sul quale Giacomo compose la “Turandot”, noterai – evidenziati in rosso – i nomi di tutti i musicisti/compositori della famiglia.

La particolarità di questo museo, che conserva arredi, lettere, spartiti e preziosi oggetti appartenuti al musicista, è che si estende al solo 2° piano del palazzo, quello in cui Giacomo nacque il 22 dicembre 1858 e in cui trascorse la sua adolescenza, mentre gli altri due piani continuano ad essere normalmente abitati.

Da non perdere Torre del Lago Puccini, in Versilia, luogo in cui Giacomo amava rifugiarsi con amici artisti per “andare ad ascoltare una mia opera all’aperto” e in cui, ancora oggi, si svolge il Festival Puccini.

2. Le Torri di Lucca

Torre Guinigi, in pietra e mattoni, è alta 44 metri. 230 gradini per raggiungere la cima, caratterizzata da un giardino pensile con 7 piante di leccio.

Torre delle Ore, con l’orologio settecentesco ancora funzionante, con i suoi 50 metri è la torre più alta della città.

3. Via Fillungo

Una sorta di “Spaccalucca” in cui passeggiare in totale relax, ammirando le vetrine dei negozi e le storiche insegne: una vecchia ordinanza impose che, per motivi di valore storico ed estetico, le insegne non fossero più rimosse, dunque la loro indicazione quasi sempre differirà dall’attuale merce in vendita!

4. Piazza Anfiteatro

Sorta sui resti dell’antico anfiteatro romano, è una singolare piazza progettata dall’architetto Nottolini. Le trattorie, i palazzi sui toni del giallo, i tavolini all’aperto con le tovaglie a quadri e le lucine suggeriscono un’atmosfera in pieno stile vacanze italiane (foto in copertina)!

5. Fontana della Pupparona

Così chiamata dai lucchesi, si trova in Piazza San Salvatore. In marmo, è costituita da un piedistallo con la statua di una Naiade che poggia su un’anfora e da una vasca con teste di leone. A causa del seno parzialmente scoperto, ne fu inutilmente (per fortuna direi) richiesta la rimozione per offesa al pubblico pudore.

Fontana della Pupparona

6. Palazzo Pfanner

Palazzo Pfanner è una dimora storica d’impronta barocca con un suggestivo giardino e l’iconico balcone con la scalinata da teatro. Location dei film “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli e “Ritratto di Signora” con Nicole Kidman e John Malkovich, conserva una collezione di strumenti medico-chirurgici. Qui nacque il Birrificio Pfanner tra Ottocento e Novecento, tra i primi in Italia.

7. Cinta muraria

Le Mura rinascimentali, perfettamente integre, sono rivestite di mattoni di colore rosso. Lunghe ben 4 km con cortine e baluardi, si possono percorrere in una passeggiata sopraelevata tra viali alberati da cui godere di un privilegiato punto di vista sulla città. Visitabili i sotterranei di alcuni dei baluardi.

8. Orto Botanico

Istituito nel 1813 dalla Facoltà Medica e dal Comitato di Incoraggiamento di Lucca al fine di conservare le specie vegetali tipiche della Lucchesia, l’Orto Botanico fu fondato l’anno successivo su approvazione di Elisa Baciocchi, ma portato a compimento solo sotto il governo di Maria Luisa di Borbone. All’interno, un cedro del Libano piantato nel 1822, alto 22 metri con una circonferenza di oltre 6 metri. L’Orto è composto da arboreto, con più di 200 specie tra alberi e arbusti, laghetto e torbiera, rododendri e camelie, montagnola con flora autoctona, scuola botanica, serre e Museo Botanico.

9. Le “cento chiese” di Lucca

Il Duomo di San Martino, con la facciata romanica asimmetrica e il bassorilievo del labirinto sul pilastro a ridosso dell’altissimo campanile, era una tappa fondamentale della Via Francigena. Custodisce il Volto Santo e il monumento funebre di Ilaria del Carretto, opera rinascimentale di Jacopo della Quercia.

La Chiesa di San Michele in Foro (la mia preferita, visibile anche dall’interno di Casa Puccini) ha una splendida facciata dominata dalla statua in marmo dell’arcangelo Michele. Secondo una leggenda lucchese, l’anello al dito dell’angelo ha un diamante di dimensioni enormi e sembra che lo si possa veder brillare – di sera – da un preciso punto della piazza.

La Basilica di San Frediano è una chiesa romanica con un suggestivo mosaico dai rimandi bizantini sulla facciata. Qui vi è sepolta Santa Zita, copatrona di Lucca, in onore della quale, nel mese di aprile, si svolge una manifestazione floreale nella piazza antistante alla chiesa. Zita lavorava come domestica presso la Famiglia Fatinelli. Sorpresa dal padrone con il grembiule ripieno di avanzi da cucina, che destinava ai più bisognosi, le fu chiesto di mostrare cosa stesse portando, ma aprendo il grembiule caddero solo fiori.

Il Complesso Monumentale di San Francesco è una chiesa francescana ad aula unica con altari laterali e tre absidi terminali. Ha subito un imponente restauro nel 2013 ad opera della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ed è oggi utilizzato per eventi privati. Tra le prime chiese sorte dopo la morte di San Francesco, divenne un punto di riferimento in città, è qui che si facevano tumulare le più importanti famiglie lucchesi, nonché un prestigioso luogo di studio. La struttura fu arricchita con 3 chiostri: nel primo venivano coltivati gli ortaggi per i mendicanti; nel secondo veniva seminata l’avena per i muli; nel terzo vi erano fiori e orto medicinale. Oggi il complesso, di circa 12000 mq, è utilizzato come campus per la Scuola di Alti Studi IMT.

10. Via dei Fossi

Una delle strade più caratteristiche di Lucca, con le vasche che la tagliano in due. Originariamente costruiti per scopi difensivi, i fossi vennero poi utilizzati per la lavorazione della seta dai tintori che proprio qui avevano le loro case-botteghe.

Via dei Fossi

Tappe imperdibili

11. Pasticceria Taddeucci

“Un anda’ a di’ che a Lucca ci sei stato, se il buccellato al Taddeucci un’hai mangiato!”

Negozio storico, un tempo conosciuto come Fabbrica del Buccellato. Qui potrai assaggiare l’originale Buccellato, il dolce più famoso di Lucca. Si tratta di un pane di origine romana con uvetta, anice, zucchero, farina e lievito madre (tenuto in vita da ben 5 generazioni). Se vuoi assaggiarlo come un vero lucchese, allora a colazione taglialo a fette dello spessore di un centimetro circa e cospargilo di burro e marmellata!

12. Enoteca Vanni

Enoteca Vanni è un luogo insospettabile nel cuore di Lucca: all’apparenza un’enoteca come le altre, con un bancone in legno e scaffali pieni di bottiglie. Dovrai superare l’arco e scendere le scale per ritrovarti in un luogo storico! Quest’enoteca, fondata nel 1965 lì dove sorgeva un frantoio, si dirama nelle sotterranee cantine del 200 d.C., dove l’accurata selezione di vini fatta da Paolo (circa 55000 etichette) è perfettamente conservata.

13. La Bottega di Prospero

La Bottega di Prospero è un suggestivo locale risalente al medioevo per far spesa di farine, legumi, cereali, funghi, spezie, aromi, formaggi tipici, vini, biscotti e prodotti della tradizione gastronomica lucchese.


14. Dove mangiare a Lucca

Nella guida troverai una selezione di “cosa mangiare“, con i piatti della tradizione lucchese!

Un’osteria territoriale con una cucina autentica. Stefano De Ranieri, il trattore, ci ha accolti nell’Antica e premiata tintoria Verciani raccontandoci la sua storia: il nonno Guido aveva una trattoria frequentata dalle “donnine allegre” delle ”case chiuse” e dai loro clienti. Il padre Pietrino, dopo un pò di giovanile gavetta come cuoco, dovette ripiegare sul lavoro di rappresentante di biscotti per far contenta la moglie Etta, non entusiasta della clientela.  

Io ho scelto piatti vegetariani, tra cui una zuppa di cipolle che è stata una vera coccola in una serata piovosa, dolcemente conclusa con una torta di arance, mandorle e cioccolato… stra-buona!

Una trattoria pizzeria che propone piatti della tradizione cucinati con prodotti locali. Immancabili la zuppa di farro e fagioli e la torta di mele, miele e formentone otto file.

Il posto perfetto se sei alla ricerca di un menu vegetariano-vegano.

Un Beer&Shop con oltre 200 etichette delle migliori birre artigianali italiane.

Antico forno in cui gustare, osservati dai divertenti ritratti dei dipendenti, focacce, pane o dolci! 


15. Percorsi

Via Francigena: famoso percorso intrapreso da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel 990. In territorio lucchese, è molto importante la tappa di Altopascio che, nel XIII secolo, divenne centro di ospitalità. Qui i pellegrini ricevevano assistenza medica e conforto con il famoso e prezioso pane ancora oggi presente nella tradizione del luogo.

The lands of Giacomo Puccini è un progetto volto a scoprire Lucca e il suo territorio attraverso 4 percorsi, a piedi o in bicicletta, che ripercorrono i luoghi cari al grande Maestro.
Percorsi in territorio lucchese

Giorno 2 – Lucca e dintorni

Ed ora partiamo alla scoperta del territorio lucchese tra castelli, ville, natura e alcuni dei borghi più belli d’Italia.

16. Borgo a Mozzano

Con il suggestivo Ponte del Diavolo, segna l’ingresso nella Valle del Serchio. Il ponte, secondo la leggenda, fu costruito con l’aiuto del demonio in cambio dell’anima di chi per primo l’avesse attraversato. Il popolo però pensò bene di aggirare l’accordo mandando una capra e non un essere umano! Le arcate asimmetriche furono dunque una ripicca del diavolo.

Ponte del Diavolo

17. Ponte delle Catene

È la porta d’ingresso per Bagni di Lucca, collegamento tra la frazione di Fornoli e Chifenti. Voluto dal duca di Lucca, Carlo Ludovico di Borbone, dopo che una piena della Lima aveva distrutto un ponte più antico nel 1836, è di chiara ispirazione inglese. Si tratta infatti del primo ponte realizzato in Italia in ferro e legno su progetto dell’architetto Lorenzo Nottolini. Concepito come luogo d’incontro e di vita sociale del paese, fu danneggiato durante il secondo conflitto mondiale e poi ricostruito come da disegno originario. Il ponte presenta alle estremità due archi di trionfo con delle nicchie rimaste vuote.

Ponte delle Catene

18. Bagni di Lucca

Bagni di Lucca, inserita alla confluenza del torrente Lima con il fiume Serchio, è una cittadina termale con ben 19 sorgenti, alcune delle quali superano i 50°. Probabilmente note fin dall’antichità romana, divennero una delle maggiori stazioni termali d’Europa nell’XI secolo ai tempi della contessa Matilde di Canossa. A testimonianza di ciò si deve la presenza nel borgo di un cimitero e di una chiesa anglicana, di un casinò, prima casa da gioco in Europa, di un Circolo dei Forestieri, di ville e parchi, dell’Ospedale Demidoff, voluto dal principe russo Niccolò Demidoff per accogliere anche i poveri bisognosi di cure termali, e della successiva cappella in stile neoclassico. Attraverso il Ponte a Serraglio, potrai raggiungere il parco di Villa Fiori con le 2 torri d’ispirazione medievale. In una di esse soggiorna Ondina, la Fata degli Gnomi. Ondina vive nel Lago dell’Arcobaleno, nei pressi del Passo Costalunga. In estate, quando la zona è frequentata dai turisti, la Fata lascia il Lago e – trasportata dalla corrente del fiume Lima – si ferma in questo parco tranquillo, proteggendo gli Gnomi e i visitatori che qui si recano per la frescura del luogo. Nei pressi del Ponte a Serraglio potrai scorgere una fontana… ma attento, l’acqua è calda… si tratta della Sorgente La Cova, ottima per curare problemi digestivi!

Ho avuto il piacere di visitare Bagno Bernabò, un elegante stabilimento termale caratterizzato da una vasca ottagonale, pavimenti originali, una Grotta naturale con acqua che sgorga a 39.2° e camerini con le ottocentesche vasche singole in marmo volute da Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. La stessa Elisa introdusse due corpi laterali che consentivano un accesso differenziato per classe sociale. Un tempo noti come Bagno della Rogna, prendono oggi il nome da un certo signore fiorentino Bernabò che, cadendovi accidentalmente, guarì da una grave malattia della pelle.

19. Lucchio

Lucchio rappresenta appieno la definizione di borgo arroccato. Questo paesino avvolto dalla nebbia gode della luce del sole per appena 5 ore al giorno. Dominato da una rocca nascosta e abitato da appena 20 anime, lascia letteralmente senza fiato quando lo si scorge per la prima volta, percorrendo una strada di montagna ricca di curve. Talmente arroccato (siamo a 670 metri s.l.m.) e sviluppato in verticale da raccontare – con ironia – che qui si era soliti “mettere dei sacchetti al culo delle galline” per evitare che le uova rotolassero giù per le stradine del paese o “legare i figli all’uscio”! Potrai ammirare il borgo, nella sua totalità, nei pressi della Fontana Vecchia, eretta sul luogo ove sgorgava una più antica sorgente naturale, unico approvvigionamento idrico della popolazione fino agli anni ’30.

Tips! Indossa scarpe adatte per raggiungere la rocca, la strada potrebbe essere scivolosa.

Lucchio

20. Fabbriche di Vallico

In Garfagnana, appare come una cartolina con le sue case in pietra, i mulini disseminati lungo la strada e il Ponte della Dogana che separa i territori di Modena e Lucca. Il Molino Vecchio, attivo e funzionante da ben 300 anni, fu costruito nel 1721. Si tratta di un mulino a pietra azionato unicamente dalla forza dell’acqua che produce granturco, farina di castagne e farina di ceci, prodotti che potrai assaggiare nell’attiguo ristorante.

Fabbriche di Vallico

21. Fortezza delle Verrucole Archeopark

Percorrendo il breve sentiero che dal borgo conduce alla Fortezza, per un attimo dimenticherai di essere in Toscana e, circondato da prati verdi e mura merlate, ti sembrerà di essere stato catapultato in Scozia! La Fortezza delle Verrucole, fondata dalla famiglia Gherardinghi, ha un nome che potrebbe lasciare interdetti, in realtà altro non è che l’indicazione di escrescenza intesa come sommità, quella sommità sulla quale fu costruito il primo castello, più precisamente una torre, un fortino.

Accolti da Diego il castellano, abbiamo intrapreso una piacevole visita in abiti storici per comprendere uno spaccato della vita quotidiana antica. Ad esempio in cucina abbiamo ri-scoperto l’uso di prodotti come l’olio di noci, il cereale panico, il pungitopo per tenere lontani i topi e l’idromele, il miele fermentato nell’acqua. E ancora un passaggio attraverso la stanza da letto, l’armeria, la lavanderia e il bagno. La possibilità di partecipare a laboratori didattici come la battaglia al castello, il mondo del tessile o quello dell’erboristeria e medicina, renderà questa visita un’esperienza in cui mettersi in gioco in prima persona! Ma non potrai andar via senza prima aver fatto un salto al “Ratto Guerriero”, la taverna della fortezza con dolci storici e bevande antiche.


Dove Mangiare

22. Molino Vecchio

Un ristorante dall’ambiente familiare dove gustare sapori antichi e tradizionali. Non perdere la polenta e i funghi fritti.


Giorno 3 – Lucca e dintorni

23. Acquedotto Nottolini

Una costruzione imponente formata da 459 archi in pietra e mattoni, ognuno alto 12 metri. Lungo 3,2 km, presenta all’inizio e alla fine due cisterne, i cosiddetti tempietti: “Tempietto di Monte” e “Tempietto di Valle”, anche chiamato “Tempietto di San Concordio”. Il dislivello tra le due cisterne è di 30 metri, una pendenza impercettibile di circa 1 cm ogni metro. La canalizzazione delle acque avveniva sopra gli archi ed era filtrata mediante il passaggio fra sassi e sbavature che permetteva il deposito delle impurità.

Acquedotto Nottolini

24. Quercia delle Streghe

A Capannori, è un albero monumentale con una circonferenza di oltre 4 metri. Secondo la leggenda, le streghe erano solite danzare e fare riti magici su di esso. Questa presenza continua ha impedito all’albero di svilupparsi in altezza, i suoi rami sembrano infatti allungarsi in orizzontale, in una particolare forma schiacciata.

Quercia delle Streghe

25. Montecarlo

Antico borgo medievale caratterizzato da una ben conservata cinta muraria di 800 metri (visibile principalmente dall’esterno, all’interno infatti spesso troverai abitazioni costruite sulle mura), un piccolissimo e delizioso teatro, la Chiesa di Sant’Andrea con il Santuario della Madonna del Soccorso e le tipiche troncatoie, passaggi coperti a forma di arco che uniscono i vari assi viari del paese passando sotto i palazzi.

A dominare il borgo, la Rocca del Cerruglio, luogo di numerose battaglie. La struttura, alla quale si accedeva attraverso un ponte levatoio, ha subìto molte modifiche nel tempo. La Rocca presenta le caratteristiche tipiche delle fortezze militari con torri, feritoie, camminamenti, ma ha anche un giardino all’italiana con aranci, limoni e rose antiche. Dal maschio si gode di una splendida vista a 360° sul territorio circostante, su Montecarlo, Lucca e Altopascio. Dal 1700 è una splendida dimora signorile.

26. Villa Torrigiani

Il territorio lucchese è ricco di Ville e Palazzi con Parchi e Giardini Monumentali. Io ho visitato Villa Torrigiani con l’adiacente cappella, il Viale dei Cipressi e il Borgo Parigi. Premiato come “Il Parco più bello d’Italia”, presenta alberi monumentali, agrumi in vaso e antiche camelie. Suggestive le grotte segrete e i parterres nel seicentesco Giardino di Flora. Gli interni (non fotografabili) conservano arredi originali e affreschi trompe-l’œil di Pietro Scorzini.


Dove mangiare

27. Ristorante Syrah

Ristorante Syrah, Buonamico Wine Resort.

Una grande foglia di vite in legno lamellare e vetro immersa nei vigneti di Montecarlo. Un ambiente luminoso, moderno e raffinato in cui gustare la cucina stagionale e territoriale dello chef Stefano Chiappelli, esaltata dai vini della Tenuta del Buonamico, uno Spumante Particolare Brut per brindare e il Fortino, un Syrah vellutato il cui nome è associato alla fortezza storica di Montecarlo, ottenuto dalla vigna più antica di Toscana risalente al 1964.

Io ho scelto un menù vegetariano: La Ripiena, cappelletto ripieno di stracchino, crema di carote arrosto, pane fritto, sesamo nero; Melanzana alla Parmigiana “Evoluta”; predessert di crema al limone con crumble al lampone; Millefoglie con ganache montata al cioccolato bianco, caramello salato e mandorle.


Rientrata a Lucca, ho partecipato a “Effetto Cinema”, un evento performativo itinerante del Lucca Film Festival, capace di trasformare la città in un grande set cinematografico, attraverso micro-performance ispirate a grandi film di tutti i tempi, portate in scena da più di 20 compagnie di teatro e di danza della regione.

E se vorrai trattenerti qualche giorno in più, non perdere la costa con i locali storici e le ville Liberty da Viareggio a Forte dei Marmi!

A presto

Marianna

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